Venezia per tutti

A Venezia, lunedì 26 maggio è rientrato in funzione Argos, il sistema di misurazione della velocità sul Canal Grande.
Il sistema ha come scopo il rispetto dei limiti di velocità e conseguentemente il contenimento del fenomeno del moto ondoso.
http://www.argos.venezia.it/

La situazione per chi si muove in barca a remi in Canal Grande – a un primo impatto – fa rabbrividire, commuove, disorienta e intimorisce al tempo stesso.

L’acqua del Canalazzo è calma, si alzano piccole onde di pochi centimetri, il traffico è ordinato, fluido. I vaporetti si muovono morbidi, silenziosi. Tutto lascia increduli.
La sensazione di vogare con poca fatica, senza necessità di surfare, è piacevolessima.
Le barche a motore sfilano rapide, ma superano chi va a remi con una velocità maggiore solo del doppio, una cosa mai vista.
La città sembra tirare un sospiro di sollievo, distendersi, diventare brulicante senza essere frenetica.

Vista dall’acqua (dopo Argos), la città assomiglia moltissimo a una Venezia rinata, come la serenità che ritorna su un volto dopo un lungo dolore e lo rischiara.
Vogare in Canal Grande (dopo Argos) è una gioia, è straordinario, ma soprattutto è normale.

Nei giorni di sciopero dei trasporti o nei giorni di chiusura al traffico c’è una calma irreale, interessantissima, ma sospesa, artificiale.
Il rispetto dei limiti di velocità rende invece sensata e reale la convivenza di modi diversi di andare sull’acqua, rende sostenibile la navigazione risolvendo in gran parte i problemi di moto ondoso.

Stupisce la malafede di chi protesta, chiedendo che i limiti di velocità siano alzati, stupisce che non si voglia ammettere che quanto sta succedendo in questi giorni è semplicemente la normalità.

Stupisce la prepotenza e la cecità di chi vorrebbe che l’eccesso diventasse legge.
L’intelligenza e il senso della realtà semplicemente suggeriscono che i limiti hanno piena ragione d’essere e a nulla vale accampare problemi di governabilità delle barche (come si vorrebbe fare), perché è semplicemente un problema di ordine diverso.

Andare in barca in Canal Grande (dopo Argos) è straordinario anche a motore, meno consumi, meno manovre, tempi di percorrenza invariati o quasi.

Speriamo che duri.
Sarebbe una città nuova.
Per tutti.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *