Risalita della Merla edizione 2017

Lo scorso fine settimana un gruppo di soci de Il Caicio si è recato a Pavia per l’annuale “Risalita della Merla”, una vogata controcorrente nei giorni più freddi dell’inverno, che viene organizzata ogni anno dal Club Vogatori Pavesi. Hanno partecipato anche la Società Battellieri Colombo e la Canottieri Ticino, sempre di Pavia, nonché l’Associazione Settemari di Venezia.

Logo della Risalita della Merla, disegnato da Giorgia Zorzoli, studentessa dell’istituto L. Cossa di Pavia.

Nella giornata di sabato siamo stati accompagnati a visitare le bellezze di Pavia, per poi assistere tutti insieme alla conferenza di Gilberto Penzo intitolata “Storia ed evoluzione di un’icona dell’arte della navigazione. Nella cornice dell’ex-teatro anatomico dell’Università di Pavia, intitolato a Antonio Scarpa, la gondola è stata “dissezionata” e raccontata approfonditamente.

Nella giornata di domenica ci siamo messi ai remi dei barcè per risalire il Ticino dalla sede dei Vogatori Pavesi fino alla località Canarazzo, partendo con una grande nebbia e una corrente contraria a cui noi in laguna non siamo abituati. In confronto la discesa è stata una passeggiata, tantopiù che ormai era spuntato anche il sole!

In totale hanno partecipato oltre 50 vogatori divisi su 22 barche, tutti a remi!

 

 

 

 

 

 

Uno dei soci dei Vogatori Pavesi ha scritto una poesia per l’evento, di seguito trovate anche la traduzione:

28/01/2017
Dialogo

M:     Giannina, a ghè prunt da mangià?
Duman a vò in barcè e a go bsogn
d’un quai cos un po’ sfisius.
F:     Teresio, ho fai al minestron
speri che ad piasa e,
almen stasira,
fa no al malmustus.
All’ho fai cui fasô, una cudga,
brod ad pulon,
garotul, seral, e arbion.
M:    E dopu?
F:     Dopu paes rustì e un marsapan,
una butiglia ad nustran
e un toc ad pan.
Cun chi l’è che ad vè in barcè?
A fa che roba?
M:    Duman l’è al dì ad la merla!
F:     Ooh!! Chi sa che udur
M:   Ho di “merla”, …”merLa”.
Sac tè capì?
Ad dormat o at sè in sintur?
A ghè: Aura, Darlene, Daiana, Maya,
Sara, Monique
F:    Oh! Ma en tüt don ingles e frances
M:   No, a ghè anca Mariangela e Maria Teresa
E pœu: Bacio, Cacio, Tarla, Tamme,
Sem, Cina.
F:    En tüt cines?
M:   No, a ghè anca Pedar.
E pœu a ghè anca i Venesian…
F:    I rivan in barca?
M:  Eh! Lè un bel dì!
So che a ghè un certo Gilberto
che a spiega la Gundula,
i rivaran cun quaela lì!
Ma par andà al Canarass
a ghè da puntà al raem in ti sass,
fà i cunt cun i fundal bass,
remà sensa tanta fracass;
Pœu ad riva e a ghè prunt al less
e l’è chì al ness:
Par rivà al Canarass
a l’acqua guma dumandà
al parmess.

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Dialogo

M:    Giannina, è pronto da mangiare?
Domani vado in barcè e ho bisogno
di qualcosa di un po’ sfizioso.
F:    Teresio, ho fatto il minestrone
spero che ti piaccia e,
almeno stasera,
non fare il brontolone.
L’ho fatto coi fagioli, una cotica,
brodo di pollo,
carote, sedano e piselli.
M:  E dopo?
F:    Dopo pesce grigliato e un sanguinaccio,
una bottiglia di nostrano
e un pezzo di pane.
Con chi è che vai in barcè?
A fare cosa?
M:   Domani è il giorno della merla!
F:    Ooh!! Chissà che odore
M:   Ho detto “merla”, …”merLa”.
Cos’hai capito?
Ma dormi o ci sei?
Ci sono: Aura, Darlene, Daiana, Maya,
Sara, Monique
F:    Oh! Ma son tutte donne inglesi e francesi
M:   No, ci sono anche Mariangela e Maria Teresa
E poi: Bacio, Cacio, Tarla, Tamme,
Sem, Cina.
F:    Sono tutti cinesi?
M:   No, c’è anche Pedar (Pietro).
E poi ci sono anche i veneziani…
F:    Arrivano in barca?
M:  Eh! Chi lo sa!
So che c’è un certo Gilberto
che spiega la gondola,
arriveranno con quella!
Ma per andare al Canarasso
bisogna puntare il remo nei sassi,
fare i conti col fondale basso,
remare senza tanto casino;
Poi si arriva ed è pronto il lesso
ed è qui il nesso:
Per arrivare al Canarasso
all’acqua abbiamo chiesto
il permesso.

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