due barche ormeggiate sulla spiaggia

Al Trasimeno due sandoli veneziani

monogramma dell'iniziativaMartedì 11 agosto una delegazione di 7 soci (Chiara, Alice, Luca, Federico, Mariangela, Carlo, Elisa) dell’associazione il Caicio inizierà un insolito viaggio nelle acque del lago che con i suoi 128 km² è il più grande dell’Italia centrale, il Trasimeno, in Umbria all’interno della provincia di Perugia.

La delegazione per quasi una settimana (dall’11 al 17 agosto) si sposterà tra borghi e villaggi del lago a bordo di “Celestina” e “Ruvida”, due sandoli veneziani di circa 6 metri di lunghezza di proprietà dell’associazione il Caicio per partecipare alla manifestazione non competitiva su barche a remi Trasiremando prevista il 15 agosto e più in generale per conoscere il lago, i suoi luoghi e abitanti e contemporaneamente portando la propria esperienza di una Venezia diversa dai soliti cliché alle comunità locali.

Gli spostamenti avverranno senza l’uso di motori ma vogando (con la tecnica della voga veneta) e quando possibile veleggiando con vele al terzo per tutta la durata del viaggio.

Il gruppo visiterà borghi e villaggi affacciati sulle rive del lago, partecipando a incontri organizzati  in collaborazione con alcune associazioni locali, proponendo prove di voga alla veneta e sperimentando caratteristica voga delle barche del Trasimeno: un’opportunità di incontro tra realtà geograficamente distanti ma accomunate dalla vicinanza con l’acqua, animate dalla comune convinzione che conoscendo e valorizzando le tradizioni si possono creare delle opportunità per il  futuro.

L’idea di questo scambio nasce dall’incontro e dalla comunione di intenti tra i soci de Il Caicio – associazione culturale veneziana fondata nel 2005 per studiare e sperimentare le antiche tecniche di costruzione delle barche in legno (in particolare quelle veneziane) e la millenaria cultura ad esse collegata, ogni giorno minacciata dall’impiego di lavorazioni e materiali industriali e dal conseguente oblio della tradizione – e ARBIT del Trasimeno (Associazione Recupero Barche Interne Tradizionali) un gruppo di lavoro aperto ed un’associazione artistico – culturale no profit che si propone di valorizzare,  promuovere, sostenere ed incrementare le barche tipiche del Trasimeno con sede a Castiglione del Lago.

Con il viaggio l’associazione si pone i seguenti obiettivi:

  1. Partecipare all’edizione 2015 della “Trasiremando” e agli eventi ad essa collegati per conoscere le tecniche di navigazione e le imbarcazioni tradizionali del Lago Trasimeno. Il viaggio verrà documentato attraverso appunti, fotografie e video, in modo da poter lasciare testimonianza dell’esperienza.
  2. Gettare le basi per un dialogo e una collaborazione più ampia con diverse realtà impegnate nella nautica e nel recupero di imbarcazioni tradizionali che contribusca a suscitare un rinnovato interesse per la costruzione di barche in legno, per la didattica della cultura marinara e per la ricerca di nuove dimensioni di un turismo responsabile.
  3. Coinvolgere il pubblico nel provare l’esperienza della barca a remi, creando così un’occasione per avvicinare le persone al mondo delle imbarcazioni tradizionali veneziane e non. Queste barche, che differiscono per forme e materiali, sono di volta in volta il risultato, ognuna per il suo ambiente, dell’equilibrio tra l’uomo e la natura. Le loro particolarità, nonché la loro bellezza, scaturiscono da questo incontro e dalla continua trasmissione e revisione delle tecniche costruttive e delle esperienze artigianali.
  4. Realizzare un viaggio di questo tipo significa anche voler raccontare una Venezia diversa, lontana dal turismo di massa, fatta di luoghi meno conosciuti, di ritmi lenti e dell’intimo rapporto che si crea tra uomo e ambiente: aspetti che la rendono unica ma spesso simile a molti luoghi in prossimità dell’acqua. L’intento è quello di scoprirsi grandi viaggiatori senza andare lontano.

Collaborano al progetto assieme al Caicio:

Giornalisti e operatori interessati possono scrivere all’indirizzo email info[at]ilcaicio.org

Referenti del progetto: Chiara Becattini e Alice Niccolai.

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