Il restauro della Sarsegna

La Sarsegna – ultimo membro unitosi alla flotta sociale del Caicio – è finalmente tornata in acqua dopo una lunga prima tranche di lavori, svolti nel cantiere “Murano”.

Per questo primo intervento il maestro d’ascia Carlo Enzo ha ritenuto più urgente intervenire sull’opera morta, cioè dedicarsi al ripristino della parte della barca che emerge dall’acqua. Si tratta infatti della parte più esposta e sollecitata, mentre il fondo rivestito di vetroresina può resistere ancora qualche tempo senza difficoltà.

I lavori nel dettaglio sono stati i seguenti:

  • Ripristino della coperta di prua, comprensivo di ricostruzione dei bagli, del trasto e dei mancoli;

  • Sostituzione del sercio per alcuni centimetri lungo entrambi i fianchi. Ripristino delle falche e dei bottazzi, comprensivi di nuovi cappelletti di ottone, nonché rifacimento della nerva e delle castagnole;

  • Il trasto è stato rimosso per fare spazio a due nuove postazioni di voga intermedie, per un totale di quattro vogatori;

  • Intervento sulla poppa che ha visto il completo rifacimento del trasto di poppa e ripristino dell’asta, con la chiusura del pozzetto del motore. Si tratta di un “tappo” provvisorio, in attesa del rifacimento completo del fondo il prossimo anno;

  • Pedana di voga rialzata per il poppiere e coperta di poppa nuova, compresa di màncoli (piccola curiosità: quelli che noi chiamavamo “mancoli” venivano chiamati “bitte” dai lavoratori del cantiere, a dimostrare che ogni cantiere ha un suo lessico);

  • A tutto questo si aggiunge una nuova forcola di poppa, realizzata dal remér Piero Dri.

La seconda parte del restauro, prevista per il prossimo inverno, sarà dedicato alla bonifica e al ripristino di tutta l’opera viva, come segue:

  • Asportazione completa della vetroresina;

  • Ricostruzione delle piane e dei sanconi deteriorati;

  • Bonifica del fasciame dei fianchi;

  • Rifacimento del fondo in compensato marino.

La Sarsegna è già stata attivamente utilizzata dall’Associazione perché capiente ma allo stesso tempo facilmente manovrabile. Tra Indiemood Session, teatro in barca e collaborazioni con il Bacharo Tour la sua versatilità si è dimostrata preziosa per il Caicio. Inoltre, l’azienda agricola Donna Gnora la utilizza ogni settimana – insieme ad altre barche sociali – per effettuare consegne a remi di frutta e verdura biologica. Proprio in virtù di questa collaborazione Federico, il titolare, si è generosamente proposto di sponsorizzare i lavori di restauro per metà del costo complessivo.

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